Nell’ambito della Strategia nazionale sull’economia circolare, emerge la necessità di monitorare i flussi di risorse, gli impatti ambientali e l’utilizzo (ed il riutilizzo) dei beni.
Sono alcune delle proposte presentate dal Circular Economy Network a Ecomondo 2021, che vediamo di seguito.
Le proposte del CEN per l’economia circolare
Il CEN, Circular Economy Network, raggruppa molte aziende del settore dello sviluppo sostenibile con la volontà di partecipare alla Strategia nazionale per l’economia circolare.
Suggerisce così una serie di proposte:
- Analizzare i flussi di risorse presenti nella produzione e nel consumo.
- Valutarne le evoluzioni, considerando i rifiuti e il reale fabbisogno degli impianti, cercando di assicurare la qualità del materiale riciclato e gestendo ciò che è destinato alla riparazione, incentivando riutilizzo riciclo e recupero.
- Valutarne gli impatti ambientali, con un occhio di riguardo rispetto alle emissioni e alla tutela delle risorse naturali (in particolare acqua e suolo).
- Tenere conto dei trend del mercato, individuare i materiali e i settori su cui intervenire.
- Stimare la disponibilità di materiali, sia nei flussi sia rispetto a quelli che diventeranno scarto.
- Definire obiettivi di medio lungo termine per ridurre gli impatti ambientali, stimandone costi e vantaggi economici e occupazionali.
- Definire le misure, normative, economiche, tecnologiche ma anche di comunicazione e di sensibilizzazione della popolazione.
- Studiare un piano di monitoraggio del raggiungimento di tali obiettivi.
Per dare atto a tali proposte, serve un coinvolgimento attivo di tutte le figure coinvolte, dai produttori ai consumatori, passando per enti e associazioni ambientaliste. La strategia poi dovrà essere vincolante per gli enti pubblici, nazionali e locali, in modo da individuare le risorse necessarie.
Cosa tenere in considerazione
Le misure proposte dovranno tenere in considerazione la diverse fasi della produzione: l’ecoprogettazione, la produzione, il consumo, il post-consumo, nonché il riciclo dei materiali.
Risulterà fondamentale poi incentivare l’utilizzo delle materie prime seconde, sfruttando in modo sostenibile le risorse non rinnovabili e rinnovabili, e diffondendo sempre più il riutilizzo e la riparabilità dei beni di consumo.
Le tecnologie digitali svolgeranno poi un ruolo importante nel futuro, come le misure già annunciate sul piano europeo ed italiano.
Nondimeno saranno gli impatti sulle piccole e medie imprese: servirà rafforzare il sostegno alla Transizione 4.0, attraverso investimenti mirati allo sviluppo dell’economia circolare.
