La transizione dal monouso al riutilizzo degli imballaggi è già partita. Nel tempo sono nate diverse iniziative, anche all’interno di multinazionali, che mirano ad una maggiore sostenibilità, aiutando a raggiungere i nuovi obiettivi climatici prefissati e i vantaggi economici che possono portare con sé.
Il problema dei rifiuti causato dagli imballaggi
Con la Pandemia e la conseguente crescita dell’acquisto online grazie agli e-commerce il problema degli imballaggi si fa sempre più pressante. Inoltre oggi si sta assistendo all’aumento dei prezzi delle materie prime.
La ripresa della produzione mondiale ha generato un incremento della domanda, a cui le catene produttive mondiali non sono ancora riuscite a far fronte riorganizzando la produzione. Anche la logistica è in difficoltà: con le varianti che causano spesso blocchi nel traffico, i tempi di consegna si sono allungati.
Si cercano così soluzioni possibili per risolvere il problema dell’approvvigionamento e per raggiungere gli ambiziosi obiettivi sul clima che molti Paesi si sono dati, tra cui anche l’Italia.
Una di queste è rappresentata proprio dal riutilizzo: un trend da cui difficilmente sarà possibile tornare indietro, che premia le aziende che puntano alla sostenibilità e alla riduzione dei rifiuti.
I vantaggi del riuso degli imballaggi
Riutilizzare gli imballaggi significa ridurre innanzitutto i rifiuti, portando a vantaggi ambientali tra cui una minore emissione di CO2 legata alla produzione, al trasporto e allo smaltimento.
Il recente studio “Realising Reuse” ha stimato il risparmio potenziale di consumo di acqua, materiali e di rilascio di emissioni CO2 che avverrebbe se si sostituisse il monouso con gli imballaggi riutilizzabili nel settore dell’asporto, negli e-commerce e nei prodotti per la cura della casa e della persona.
Se si raggiungesse l’obiettivo del 50% di imballaggi riutilizzabili entro il 2030, nei settori indicati le emissioni potrebbero ridursi di 3,7 milioni di tonnellate, risparmiando 10 miliardi di metri cubi di acqua e 28 milioni di tonnellate di materie prime.
Riutilizzare consente poi di lavorare all’ottimizzazione della logistica. Essa comprende il trasporto dei prodotti, ma bisogna considerare anche la logistica inversa: il ritorno degli imballaggi al venditore, la loro raccolta, la sanificazione e la ridistribuzione nel mercato. Alcune tecnologie come sensori e tracciamento Gps possono raccogliere informazioni, ottimizzando i trasporti e migliorando la qualità del prodotto.
Proprio per questo, il riutilizzo potrebbe essere la base di partenza per un nuovo business. Sviluppare queste tecnologie può consentire alle aziende di effettuare investimenti mirati, migliorando gli imballaggi e il loro tracciamento.
Aumenta così il valore dei prodotti: più qualità e durata nel tempo riducono la dipendenza dalle materie prime, con l’obiettivo a lungo termine di eliminare il legame tra crescita economica e sfruttamento incontrollato delle risorse.