Scandalo QatarGate e presunte corruzioni hanno messo in cattiva luce il Parlamento Europeo? Per recuperare la propria immagine dovrà concentrarsi su una fitta agenda di appuntamenti e decisioni da prendere in merito a diverse questioni. Dalle cryptovalute all’intelligenza artificiale, dai semiconduttori all’energia rinnovabile, dalla decarbonizzazione all’economia circolare.
Oggi poniamo il focus sull’agenda relativa alle tematiche ambientali e circolari che saranno oggetto di discussione nel corso dell’anno.
Una soluzione per risolvere la carenza dei semiconduttori
Durante la pandemia, quando emerse una chiara carenza di semiconduttori a livello mondiale, l’Unione Europea scoprì di avere un forte rapporto di dipendenza con chips e batterie elettriche. Tra le questioni da affrontare nel corso del 2023 c’è la cosiddetta Legge europea sui semiconduttori, il cui obiettivo è garantire che l’UE disponga delle competenze, degli strumenti e delle tecnologie essenziali per diventare un leader nel settore.
Con l’intento di contribuire al raggiungimento della transizione digitale e verde, la legge darà vita a un settore dei semiconduttori proficuo e a una catena di approvvigionamento resiliente. Nel sfruttare i punti di forza dell’Europa e risolvere quelli di debolezza, mobiliterà oltre 43 miliardi di euro di investimenti pubblici e privati e definirà misure per prevenire e affrontare eventuali future perturbazioni delle catene di approvvigionamento.
Iniziative quali “Chips for Europe“, sicurezza dell’approvvigionamento attraverso l’attrazione di investimenti e capacità di produzione rafforzate e, infine, coordinamento tra gli Stati membri e la Commissione, saranno tutti punti caldi della legge sui semiconduttori.
Come affrontare decarbonizzazione e crisi energetica
Altra decisione fondamentale per l’anno in corso riguarda il Green Deal Europeo, con l’obiettivo di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050 attraverso la decarbonizzazione di tutti i settori dell’economia.
Standard di Co2 per auto e furgoni, mercato interno dell’idrogeno, infrastrutture per i combustibili alternativi e riduzione delle emissioni di metano e dei gas fluorurati a effetto serra sono solo alcune delle questioni aperte che verranno affrontate.
Uno degli obiettivi più ambiziosi da raggiungere è la riduzione del consumo energetico a livello europeo: dal momento che circa il 75% degli edifici è inefficiente dal punto di vista energetico, l’idea dell’UE è focalizzarsi sul riscaldamento e sul raffreddamento degli edifici.
Economia circolare: obiettivi a breve e lungo termine
Ultimo ma non meno importante, ciò che il consorzio Eurepack ha più a cuore: l’economia circolare. Il focus del Parlamento sarà la messa a punto di nuovi requisiti di progettazione ecocompatibile per specifici gruppi di prodotti, la riduzione degli sprechi alimentari e l’elaborazione di una nuova strategia per fronteggiare il problema dei rifiuti tessili, al fine di renderli più riutilizzabili e riciclabili.
Uno degli obiettivi a lungo termine dell’UE riguarda anche gli imballaggi e la speranza di renderli riciclabili in modo economicamente sostenibile entro il 2030.
L’agenda 2023 del Parlamento Europeo è fitta di appuntamenti e decisioni da prendere in ambito ambientale e circolare: ora non resta che vedere quali impegni porterà a termine, nell’ottica di contribuire a creare un ambiente sempre più salutare e sostenibile.