EURepack invita il CONAI a promuovere il circolo virtuoso degli imballaggi in plastica riutilizzabili per una vera sostenibilità ambientale all’interno della logistica dell’ortofrutta
Milano, xx settembre 2016 – EURepack, il consorzio italiano di aziende che si occupano di imballaggi riutilizzabili in plastica, ha organizzato a Macfrut2016 una tavola rotonda, intitolata “I Desaparecidos”, per richiamare l’attenzione del comparto ortofrutticolo e dei consumatori sui benefici degli imballaggi di plastica riutilizzabili, che generano un circolo virtuoso per la logistica del fresco, all’insegna della sostenibilità ambientale e dell’economia circolare.
EURepack ha voluto dimostrare all’industria di settore come i contenitori di plastica riutilizzabili riducano sensibilmente gli effetti negativi sull’ambiente, i rifiuti alimentari e i costi della catena logistica per i produttori e i rivenditori. La struttura compatta a minimo ingombro delle casse permette infatti di risparmiare viaggi ai camion che le trasportano, oltre ad assicurare un abbassamento dei costi di trasporto e di tempi di consegna. Inoltre, l’ergonomia stessa delle casse riduce la possibilità di danni ai prodotti, che diventerebbero di conseguenza rifiuti alimentari. Infine, oltre a congiungere direttamente i prodotti ortofrutticoli dal produttore al consumatore, garantendo la qualità del cibo trasportato, anche a fine vita la materia prima delle cassette viene re-impiegata nella produzione di nuovi imballaggi.
Grazie alla loro riutilizzabilità queste soluzioni possono essere considerate ad impatto zero. Più studi universitari di carattere mondiale hanno misurato le differenze tra lo schema logistico che utilizza imballaggi a perdere e quelli che hannno implementato i contenitori dei consorziati Eurepack. Lo studio del Fraunhofer Institut, in collaborazione con l’università di Stoccarda, del 2009, arriva a calcolare in oltre 100.000 tonnellate la minor emissione di anidride carbonica in atmosfera ogni anno, conseguente alla sostituzione di 300 milioni di cassette a perdere con altrettanti cicli di riutilizzo delle cassette in plastica; oltre alla riduzione di rifiuti stimabile in 150.000 tonnellate in meno all’anno.
“La cassetta in plastica dell’ortofrutta rappresenta veramente un sistema ad impatto zero: non c’è nulla di più sostenibile di ciò che di fatto non muore mai e di conseguenza non diventa mai un rifiuto” sottolinea Carlo Milanoli, presidente di EURepack che aggiunge: “Riteniamo che il circolo virtuoso creato dagli operatori degli imballi in plastica riutilizzabile dovrebbe essere una best practice del CONAI, con cui condividiamo il comune obiettivo di maggiore sostenibilità ambientale e minore produzione di rifiuti: per questo vorremmo invitare CONAI a darci maggiore sostegno nella promozione del nostro modus operandi, in maniera costruttiva e con un dialogo aperto”.
La collaborazione auspicata da EURepack intende coinvolgere anche l’opinione pubblica. “Riteniamo inoltre che anche i consumatori debbano essere consapevoli dell’importanza e del ruolo green degli imballaggi di plastica, anche se tramite un nostro consorziato abbiamo potuto constatare, un po’ a sorpresa, che di fatto l’ultimo anello della catena è già in parte informato dei vantaggi legati alla loro adozione”, puntualizza Milanoli.
A tale proposito, durante la tavola rotonda è stato presentato un sondaggio commissionato da un associato EURepack a Brandcheck, società di consulenza esperta nel settore del packaging. Brandcheck ha chiesto a 2200 consumatori distribuiti per età, sesso e in varie nazioni, Italia compresa, quale fosse la loro percezione dei contenitori di plastica riutilizzabili paragonati agli imballaggi di cartone ondulato, considerando parametri quali: attrazione rispetto al tipo di contenitore, percezione di freschezza e qualità dei prodotti contenuti nell’imballaggio di plastica, disponibilità a pagare di più per un imballaggio migliore.
Tra i risultati emersi dal sondaggio il più significativo riguarda il seguente dato: il 55% degli intervistati ha espresso un maggiore gradimento verso gli imballaggi di plastica riutilizzabili, considerandoli più igienici e puliti, oltre che più gradevoli. Inoltre una parte di essi si è dichiarata consapevole del fatto che tali imballaggi possono essere riutilizzati.