Uno dei problemi maggiori che le economie di tutti i paesi dovranno affrontare nei prossimi decenni, è quello della sostenibilità della crescita dei consumi di materie prime. Un settore decisivo, stando alle stime dell’Ocse sulla crescita poco sostenibile del consumo di materie prime: l’estrazione mondiale di risorse è aumentata del 36% dal 1980 al 2002, e si prevede che crescerà di un ulteriore 48% entro il 2020, per un valore complessivo di circa 80 miliardi di tonnellate.
Il riciclo di plastica o di altri materiali per garantire uno sviluppo sostenibile
Il riciclo dei rifiuti è l’insieme delle operazioni che consentono il riutilizzo di specifici materiali contenuti negli scarti urbani o industriali. Il riciclo, insieme alla prevenzione della formazione dei rifiuti e al riutilizzo, contribuisce a garantire che lo sviluppo economico e del benessere dei cittadini non avvenga a deperimento dell’ambiente, in questo limitando l’eccessivo impiego di risorse energetiche non rinnovabili e l’eccessiva emissione di agenti inquinanti e climalteranti. L’Unione europea (con la direttiva 2008/98/CE) si è data l’obiettivo di diventare una “società del riciclo con un alto livello di efficienza”, limitando la produzione di rifiuti e inquadrando questi ultimi come potenziali risorse di materie prime ed energia.
L’obiettivo finale del riciclo? L’economia circolare
L’obiettivo finale è quello che ogni bene alla fine della sua via utile possa rivivere in altri beni e/o fornire energia, innestando quella circolarità che da sempre caratterizza la dinamica della natura.
Questa impostazione produce svariate opportunità di crescita anche economica. Significa ripensare i beni prodotti affinché siano di facile riciclabilità, creare un indotto di imprese per separare i materiali costituenti. Significa curarne il processo di riciclo, massimizzando il valore del prodotto.
Entrando nella logica della circolarità si può andare oltre, immaginando beni che giunti alla fine della loro vita utile sul mercato possano essere riciclati nella produzione degli stessi beni, senza perdita di valore.
I contenitori riutilizzabili per un circuito logistico virtuoso
Consapevole di questo, il Consorzio Eurepack promuove uso di contenitori riutilizzabili in tutte le filiere, fra aziende, produttori e distributori: ovunque sia possibile creare dei circuiti logistici virtuosi, dove il contenitore è tracciato costantemente, riutilizzato nello stesso circuito logistico fino a quando ritenuto idoneo. A fine vita la sua materia prima viene impiegata per la produzione di nuovi contenitori.
Gli associati Eurepack si fanno così portavoce di una nuova mentalità nella gestione dei flussi logistici, guardando alla sostenibilità tanto ambientale quanto economica. Mostrando che sostenibilità non equivale a costi aggiuntivi per aziende e consumatori. Questa idea che ancora troppo spesso condiziona le scelte delle aziende e della società. Riutilizzo in vita e riciclo rifiuti a fine vita sono i pilastri della visione di Eurepack e dei suoi associati, per contribuire a ridurre lo sfruttamento energetico e delle materie prime e a mantenere elevata la qualità dell’ambiente in cui viviamo, a beneficio delle generazioni future.